giovedì 20 giugno 2013

Musica dal vivo

Voglio portare in auge questo articolo di Luca Doldi che, credo, sia illuminante su cosa davvero significhi fare musica dal vivo e qual è, a volte, la realtà con cui si scontra.

http://www.rockon.it/opinioni/caro-gestore-di-locale-con-musica-dal-vivo/

Nella notte

Ed ecco, la sento, l'aria gelida. Fuori dal finestrino, il braccio trema. E' estate, ma non ho mai visto un cielo notturno così pallido. Con una luna malata che balugina fra nembi che sono fusi uno con l'altro, una patina attraverso cui si può soltanto avere un'appannata visione del mondo. E sulla panoramica, mentre l'auto sfreccia, si sente solo il fischio del vento, dentro il silenzio. Te lo senti addosso. Col braccio steso, rabbrividisci, ma non è freddo e lo sai. E' altro, che di solito non scorgi, ma che ti punta e non ti molla. Anche con me lo fa, ora che sono sola in questo paesaggio surreale, con le montagne che troneggiano sulla valle, stagliate nel riverbero della luna. E' qualcosa che ti insegue, forse sono le stesse cose che insegui come un folle durante il giorno. Le speranze, le illusioni, le frustrazioni. Ti assalgono mentre tutto tace, mentre tutto è fermo. Mentre ti muovi, solo e sperduto, diventano la tua ombra anche se c'è buio. E mentre guido cerco di non pensare a niente, di concentrarmi sulla musica di sottofondo, ma non la sento davvero. Sento solo qualcosa di ineluttabile, che corre al mio fianco senza che possa vederla.

Questa notte mi spaventa.