mercoledì 15 febbraio 2012

Carità... pretesa

Allora, premetto che questo episodio risale a due settimane fa, ma se ancora ci sto pensando significa che non ho sbollito del tutto. Sarà perché è stato tirato in una discussione di ieri con conseguente imbestialimento, ma tant'è.

Tutto cominciò appunto due settimane fa, quando venni fermata da un tizio che vendeva cartoline "dipinte a mano" per la "modica" cifra di 10 euro l'una (?!?!?!?!). Ribadisco, cartoline: cioè, se io prendo un pezzo di cartone e vado a stampare l'immagine, ci spendo 1 euro se proprio mi fanno una rapina. Questo da me voleva 10 euro "come offerta per le ragazze madri bisognose" ecc.

Ora, facciamo una premessa. Non sono una persona che si distingue per la carità, ma ogni tanto mi capita di farla a qualcuno che la chiede in strada. Andando a studiare a Bologna ne ho visti parecchi anche in viale Indipendenza e vi assicuro che era gente messa MOLTO PEGGIO. Ricordo che una volta uno mi fece talmente pena che gli comprai un toast al bar a fianco, e quello mi ha ringraziato a non finire. Ha insistito per sapere il mio nome, e quando gliel'ho detto "$mio_nome, che Dio ti benedica". Ok, non poteva sapere che sono agnostica, ma ho apprezzato comunque.

Ora, se davvero vuoi spacciarti per un membro di un'associazione a scopo benefico, spiacente ma mi devi esibire il tesserino. Perché sia sicura che i soldi vadano veramente a chi dici e non nel tuo portafoglio, magari per comprarti delle birre (ci sono, eh, quelli che lo fanno). Non ce l'hai? Bon, basta, fila, niente soldi da me. E qui parte la trafila: "ma no, ma dai, ma so che tu sei una brava ragazza, piccola" (no scusa che hai detto?!?! fa' che ho sentito male, fa' che ho sentito male...) "dai, una donazione, sei una brava persona, io lo so" e qui il tizio ha fatto l'errore di fare (o perlomeno, tentare di fare) un buffetto sul naso. Alché non ci ho visto più. Non l'ho proprio mandato a fare in -bip-, ma di sicuro ha capito che succede quando mi scappa la pazienza. Alla fine, la cosa che mi ha fatto incazzare? Quando me ne sono andata mi ha urlato del tipo che sono una persona che non sa cosa sia la carità e via dicendo, conquistando l'attenzione dei soliti fessi anziani di turno. La carità è stata lasciargli i denti per poter parlare ancora... 'sto beota... Ma la chicca finale: "Tu non hai cuore per i figli degli altri!" e io "Magari prima penso ai MIEI, di figli!" Ok, non ne ho, ma lui che ne sapeva?

Questo non è stato l'unico episodio. Già altre volte mi hanno "beccata" in strada (anche rincorrendomi a volte) per poter chiedere soldi. Ora, chi mi PRETENDE una donazione riceve un NO secco. Sembra però che il concetto non entri nella testa di certe persone, anche quando glielo sbatto in faccia...

Adesso, raccontate l'episodio di cui sopra a gente e conoscente, ma non commettete l'errore che ho fatto io, di farlo davanti a gente BIGOTTA. Che si riempie la bocca di concetti come "carità cristiana" e "aiuto per il prossimo". Se invece non evitate cotale disgrazia, preparatevi il Maalox. Sarà una lunga discussione. Io l'ho fatto e di  Maalox , tra l'altro, non ne ho potuto assumere per via della mia allergia ai medicinali. Vi assicuro che è qualcosa di estenuante. Specie quando se ne escono con certe frasi: "Certo che sei proprio egoista, se avevi soldi potevi darglieli, che ti costava?"
Io sono egoista...?! Non saranno loro che sono imbecilli..?