mercoledì 30 marzo 2011

A mali estremi...

...soluzioni estreme. Purtroppo è vero. E' pazzesco, quasi non me ne rendo conto, che una "banale" discussione familiare abbia portato a galla qualcosa di latente. Gli altarini si scoprono e, mentre io non ho mai nascosto ciò che pensavo, scopro molte cose che invece gli altri pensano di me. Mi spiace, ma non poter reagire quando mi si dà della fallita solo perché "tu sei ancora in questa casa e non hai il diritto di parlare" è troppo. Non lo sopporto.
Da qui la decisione: andare a vivere per conto mio. Con tutti i pro e i contro della faccenda.
La cosa mi rattrista. Non è paura, no. Davvero, lo giuro. Mi rattrista perché è una decisione sofferta, data dal non avere alternativa. Io ho sempre cercato di avere rispetto per gli altri ed è assurdo avere il diritto di avere rispetto soltanto tra le mura di casa propria. E' triste sapere che l'unico modo di avere il semplice diritto di esprimersi, di dire la propria opinione, di poter far valere la propria persona sia di non avere debiti con nessuno. Davvero triste.

Ho appena rintracciato l'appartamento candidato. 50mq, bilocale, arredato, no spese condominiali, a poca distanza dalla città. Compromessi, sempre compromessi. Stavolta, però, sono lucida. Incredibilmente lucida.
Auguratemi buona fortuna. Mi servirà.

giovedì 24 marzo 2011

Un sospiro di sollievo

Che ci vuole davvero in molte occasioni...

Sono riuscita ad accaparrarmi un lavoretto part time che mi permetterà di campare per i prossimi sei mesi, il che è positivo. Il che vuol dire che potrò permettermi i piccoli viaggi per Parma Fantasy e altre mete "da weekend" per incontrare amici e professionisti.

L'altra nota positiva è che lato editoriale si sta concretizzando qualcosa, non per il libro che abbiamo terminato, purtroppo, ma per altro. Non spoilero, per ora, ma posso dire che non è arrivato un solo contratto, ma addirittura due :)

In definitiva, per ora si piglia un respiro, si ricarica le pile... e si va avanti :)

martedì 8 marzo 2011

14 febbraio

14 febbraio, una settimana dopo aver messo fine parola al romanzo, io e Luigi su Skype. Qualche battuta, un po' di silenzio mentre si naviga su Internet, si commenta qualcosa. Poi:

- Ho voglia di scrivere.
- Anche io.
- Che dici?

E il secondo volume della nostra saga ha così inizio...